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“E’ solo un pensiero.”
Ecco. Così solitamente giustifichiamo con malcelata vergogna l’esiguo valore economico di un dono. Se costa è un regalo, altrimenti degrada a mero “pensiero”.
E invece é tempo di rivalutarli, i pensieri, e di regalarli veramente, che non son bagatelle, frivolezze e cazzatine: se ti regalo un mio pensiero significa che ho meditato sui tuoi gusti, a ciò che hai, ho voluto farti ridere o piangere e ho sintetizzato una sorta di piccolo giudizio su di te. Magari rischiando di sbagliare, ma mettendomi in gioco, e dimostrando che ci tengo, a te.
Il pensiero è un concetto. E’ tempo tolto a noi stessi. E’ una riflessione sul prossimo che colma per un attimo i suoi vuoti.
Saranno i miei due capelli grigi sulla tempia sinistra, sarà che mi sto stancando dell’ipocrisia, sarà che rincorrere il denaro non mi diverte come un tempo (quando c’era qualcosa da rincorrere), ma quest’anno ho diffidato tutti dal prodursi in strenne economicamente rilevanti e impersonali: per me, eventualmente, solo pensieri, lettere, sacrifici, idee, emozioni, libri che leggerei, canzoni, Tshirt usate, torte fatte in casa, cene, notti di fuoco (intese come volontariato nei pompieri).
Non sai cosa regalarmi? Significa che non mi conosci o non hai tempo di pensarmi. E allora astieniti.
michiamomitia ha detto:
🙂
ape ha detto:
faccio mio questo tuo pensiero 😉
mastrangelina ha detto:
mi fanno una rabbia quei regali che vedi proprio che non sono per te ma che potrebbero essere per chiunque. Hai ragione, perfettamente.
syl ha detto:
Ecco, tu il regalo ce l’hai appena fatto.
Grazie, di cuore!
Laura ha detto:
(E’ talmente bello e – semplicemente – vero quel che hai scritto… Emoziona)
sid ha detto:
io quando leggo queste cose qua che corrispondono così profondamente al tuo essere te, quando le leggo sono di nuovo felicissima di conoscerti come un secondo prima di leggere ma in più.
Arcureo ha detto:
E poi chi ha detto che i regali debbano essere cose tangibili? Magari può esere un invito a vedere uno spettacolo, può essere un viaggetto per andare a vedere qualcosa di bello… una giornata dedicata a far stare dadddio l’altra persona, chennesò… ce n’è di modi…
Elle ha detto:
E’ quello che io chiamo “prendersi cura di…”
E ci vuole molta cura nel donare i pensieri, perché sono pezzi di noi.
simple ha detto:
Applausi!
splendidiquarantenni ha detto:
Per le Tshirt usate mi raccomando una sciacquatina. Per le torte va bene quella di mele o la sacher.
Però grazie dei commenti bellissimi.
chiaratiz ha detto:
Tu comunque col tempo migliori
splendidiquarantenni ha detto:
Sì, lo penso anch’io
strega61 ha detto:
ma siamo sicuri che non ci conosciamo … ma nel senso più profondo della fossa delle marianne? nel senso che nemmeno parlo e tu sai già cosa penso e sai rispondere alle mie domande? spiego: per 3 persone importanti ho scritto altrettante “poesie” ma soprattutto per una (o) ho ripensamenti … non so se faccio bene a regalargli questi miei pensieri su di lui … ed ora arrivi tu e tutto è chiaro
certo che gliela regalo … e speriamo che gli piaccia quanto piace a me
Grazie per l’aiuto
besos
sid ha detto:
mi son dimenticata di aggiungere che poi quando scrivi le barzellette me se mi chiedono se ti conosco io ci rispondo: splendido chi? nono! io mai sentito in vita mia! 😀
mich ha detto:
quando penso che devo fare un pensiero, in realtà sto pensando all’oggetto del pensiero più che al vero e proprio pensiero.
te però l’hai detto meglio.
AB ha detto:
Mia mamma giunti in questo periodo dell’anno mi dice sempre: “Non so mai cosa regalarti..” ma credo Lei mi conosca abbastanza bene per poterlo dire.
matteo ha detto:
Humpf, potevi dirmi che American Psyco non ti è piaciuto senza tanti giri di parole.
splendidiquarantenni ha detto:
veramente devo ancora cominciarlo, american psyco…
giraffa ha detto:
Vengo giusto dal ballo del mio debutto in società come quarantenne e ti assicuro che il regalo più bello che ho ricevuto è stato il sorriso e la partecipazione calorosa dei miei amici.
splendidiquarantenni ha detto:
beh giraffa, che dire, benvenuta nello splendore. Mi associo al calore dei tuoi amici. Hai solo ballato o ti sei lanciata ubriaca tra la folla?
Marilù ha detto:
Io lascio qui il mio regalo a Milano. Un pensiero di natale che forse piacerà anche allo splendido e a chi transita di qua. Baci a tutti.
magica
perturbante
ironica
grigia, ride di se stessa
calda l’estate fredda d’inverno
se è ventilata diventa colorata che non te l’aspetti,
poi cadono le foglie e le guglie del duomo rompono la linea delle alpi
tutti corrono e tutti si lamentano,
ma nessuno che la abita ama il riposo
neppure i tram arancioni di fine ‘800 che con lo stridore dei binari la tengono sveglia tutta notte
è piccola
disordinata
fatta di angoli e vicoli, più che di stradone e piazze
tollerante con i suoi bei palazzi
non si pulisce e rimane polverosa
Talvola piove e talvolta riluccica
milano vive
con le edicole e i fiorai di giorno
con i navigli e le zanzare di notte
con discrezione
e con san siro alle sue spalle
giraffa ha detto:
Buttarmi tra la folla ubriaca?
In realtà quella sera non sono riuscita a mandar giu’ nulla per l’emozione. A consumare fiumi di alcolici ci hanno pensato i miei amici e io … mi sono buttata.
splendidiquarantenni ha detto:
marilù: pure poetessa mi sei?
giraffa: se non ci fossero gli amici…
OneNightInPoang ha detto:
amen
Laura ha detto:
(Oggi ho ripensato a questo post perché una mia collega, che però non lavora con me, mi ha fatto trovare sulla scrivania un dolce buonissimo fatto da lei… Beh, è stato bellissimo! Ho pensato che questi sono i veri regali…)