Né io e nemmeno il teutonico maestro di sci riusciamo a fargli passare la paura.
Lorenzo apre un discreto spazzaneve, ma non controlla l’inesorabile accelerazione sulle “erte” chine dolomitiche. Si impone le cadute per non finire a valle.
La rassegnazione subentra al panico.
Sua madre, sugli sci dopo tredici anni di astinenza, lo allatta di nuovo, disegnando per lui serpentine rassicuranti.
La natura discrimina i padri.