Martedì sera mi domandavo: ma sarà educativo consentire la visione del festival dei fiori al mio primogenito, musicista in erba?
Lo so, “musicista in erba” ricorda il Grande Escluso, su cui peraltro torneremo appresso, ma ora retoricamente mi chiedo: non dovrebbe esserci un’etica della musica, una soglia minima di decenza che impedisca la rappresentazione di alcune evidenti oscenità?
Non ce l’ho col festival, anzi vetrina importantissima, grandioso spettacolo nazional popolare, festa della televisione pubblica e bla bla bla. Ce l’ho con chi ha selezionato alcuni pezzi con sadico retrogusto trash, solo per creare attesa e gossip sull’evento mediatico. (Ché, magari passava in sordina?)
Alla prima stecca di Toto Cutugno il piccolo musico si è coperto il viso con le mani. Alla seconda mi ha guardato incredulo. Poi gli è stato inflitto in sequenza devastante: Pupo e l’odioso esilio savoiardo e infine l’eutanasia che credo tutti concederemmo a Povia senza rimorso alcuno. In famiglia ho sentito: abbattiamolo a badilate. E siam democratici.
S’è censurato giustamente l’elogio della sostanza psicotropa, ma in fondo un festival della musica solo canzoni dovrebbe proporre e allora, benedettiddio, che si bandisca con altrettanza fermezza l’oscenità cacofonica e l’idiozia conclamata dei testi.
Certo: a Sanremo mica si ascoltano pezzi memorabili per armonie o parole, come, d’altro canto, se vai in un rifugio alpino non mi ordini le cozze. Ecco, però un conto è la banalità, che ti scivola, altro è l’oscenità, che invece t’offende.
La musica è una delle migliori espressioni dell’anima; facciamo che non regredisca a maleodorante deiezione somatica.
(Questa è la modalità Savonarola. E oggi va così).
sottoscrivo ogni parola, ma il musico in erba devi portarlo a sentir Capossela, per tirarsi su il morale. Presto… baci
“Abbattiamolo a badilate” diventerà il mio metro di misura della carità cristiana. Io sottoscrivo tutto, però non avendo la televisione da più di vent’anni non posso comprendere lo strazio ma solo solidarizzare, ecco.
quindi, ad uso delle generazioni future, stabiliamo una volta per tutte che: no, non è educativo. :-*
La modalità Catone il Censore ti dona.
In argomento segnalo il Buongiorno di Gramellini di ierihttp://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=764&ID_sezione=56&sezione=
volevo lasciare un messaggio di speranza legato al fatto che sia pupo & co. sia toto l’italiano erano stati eliminati all’impronta, la prima sera, ma qui mi dicono che pupo ieri è pure stato ripescato… quindi niente… niente speranza…
Andrea con questa notizia mi devasti perché il pubblico votante è correo di tanta oscenità.
Se non altro far vedere Sanremo è servito per sviluppare il senso critico. (Certo, meglio Capossela come suggeriva la fatacarabina, però…)
potrebbe servire da monito far vedere sanremo ad un musicista in erba, per fargli capire cosa non deve diventare
Per fortuna ci sono le olimpiadi
La stonatura sì, mi pareva d’averla sentita anche a me, ma non pensavo, non credevo, non osavo… e se poi era arte?
Io di tutto l’ambaradan salvo Noemi e Irene Fornaciari ft.Nomadi.
Su Malika Ayane avevo alte aspettative e pure su Marco Mengoni, ma hanno dei testi che non rendono giustizia all’artista.
Su Morgan è stato già detto di tutto di più, quindi non aggiungo altro, però mi manca.
Ecco, l’esclusione di Ruggeri e la permanenza del trio savoiardo getta un’ombra sulla manifestazione.
parole sante!!!