Il sacerdote, qualche momento prima dell’inizio della cerimonia, si avvicina e chiede alla sposo: “fate la presentazione dei doni?”Lui si gira verso di me in cerca di nozioni catechistiche, di un cenno rassicurante, di un bagliore di conoscenza e invece niente, non arriva nulla. Allora sottovoce mi chiede: “si potrà fare in power point?”
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Nell’ordine: W gli sposi. Il più bel matrimonio del mondo. God Bless You.
Grazie alla graziosa Nadine, che mi ha somministrato mojitos con cadenza cartesiana fino a dissetarmi inesorabilmente.
Grazie alla ragazza di cui non ricordo nulla che mi ha fatto ballare sorry seems to be the hardest word, dopo che la mia signora, visibilmente alticcia a allegrotta, ha lasciato la festa.
Chiedo scusa alla US Band per la mia performance alle congas, ma i talenti prima o poi emergono.
E adesso, giuro, ho una comunione.
Il talento quando c’è si riconosce (o si fa riconoscere) soprattutto se è Splendido!
Come conguero hai un futuro, credici!!!
(la frutta e verdura lanciata sul palco era solo un rito cubano propiziatorio e benaugurante, tu continua ad esercitarti, magari anche alla comunione, perchè no…un tocco esotico non sta mai male 😉 )
Che tu non possa ricordarti il mio nome non mi sorprende.
Facevi dei discorsi già abbastanza deliranti mentre ballavamo, non so…raccontavi di broccoli fiolari e di Venezia, di smutandamenti aggreganti, per non parlare poi di quando hai intonato “love me tender” e mi hai chiamata Mike…boh!
scusa, vorrei smentire quel “visibilmente”: ero allegrotta ma non visibilmente alticcia e ho mantenuto il mio aplomb tant’è che son riuscita a scrivere un post notturno leggibile anche il giorno dopo senza bisogno di modifiche, e lo dico perché ne vado molto fiera
🙂
@ US Band: a quando la prossima data? So che avete bisogno di me.
@ la ragazza senza nome: ora so che eri la moglie del chitarrista.
@ Chiara: Hemingway pure scriveva sotto mojito. Mai lamentato nessuno.
eh, ma Hemingway aveva fatto un bell’allenamento, prima, per reggere l’alcool.
Non conta
Non bere troppo… 🙂
grazie a te, ma …va beh non ricordare il nome (che peraltro non ti hodetto), ma proprio niente…ti concedo l’attenuante nadine , anzi i suoi mojito a ritmo cartesiano. Io sare la “vera” (!?)ragazza senza nome, nonchè moglie del chitarrista: mi risulta infatti che la canzone “Sorry seems to be ecc ecc”sia stata suonata una volta sola e che io l’abbia ballata con te (ma potrei sbagliarmi, i mojito dell’ aiutante di Nadine avevano lo stesso ritmo!)Niente Love me tender per me, abbiamo detto che avevi la felicità di Valerio riflessa negli occhi. Comunque dai commenti che ho letto , hai ballato parecchio eh!!Battute a parte, FELICITA INFINITA agli sposi!
Sì, tu sei quella vera. Lo riconosco da quel che dici. E’ stata una bella festa e tu hai colto al volo che in quella pista si doveva far compagnia agli sposi.
E così hai abbracciato questo conguero carburato a rum, piroettandolo nell’infinita gioia dei giovani festeggiati.
Grazie. E sappi che quello che allungava le mani era tuo marito chitarrista, approfittando di un vergognoso playback.
…delle mani non mi ero accorta, mannaggia ai mojitos!